Come affermato da Quentin Cooper, giornalista della BBC, “la scienza dà valore al dettaglio, alla precisione, all’impersonale, al tecnico, al durevole, ai fatti, ai numeri e all’avere ragione; il giornalismo dà valore alla brevità, all’approssimazione, al personale, al colloquiale, all’immediato, alle storie, alle parole e all’aver ragione adesso”, e questo è forse all’origine della frizione fra scienza e giornalismo. La scienza è democratica? E a che punto siamo nella trattazione di temi scientifici complessi e multidisciplinari come il tema dei cambiamenti climatici? Quali sono le principali difficoltà che incontrano i giornalisti scientifici oggi nel parlare di clima e ambiente? Quali i principali aspetti da tenere d’occhio e di difficile gestione per i giornalisti? Fabio Turone, Presidente SWIM – Science writers in Italy, l’associazione dei giornalisti scientifici italiani, ha cercato di rispondere a queste domande nel corso del side event “Giornalisti, scienziati e pubblica opinione: alla ricerca di un linguaggio comune”, organizzato nell’ambito della Conferenza annuale della SISC – Società Italiana per le Scienze del Clima, a Venezia il 18 e il 19 ottobre 2018.
La giuria del Premio SWIM 2024 per l’eccellenza nel giornalismo scientifico ha deciso di premiare Andrea Capocci e di assegnare una menzione speciale a Massimo Sandal.
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