Marta Paterlini
Vivo a Stoccolma, dove lavoro come neurobiologa al Karolinska Institute, occupandomi di neurogenesi umana, e ho sempre lavorato come giornalista scientifica free lance.
Ho scritto “Piccole Visioni” (Codice, 2006), la storia della biologia strutturale attraverso la vita del Premio Nobel Max Perutz.
Le mie collaborazioni giornalistiche includono Le Scienze, La Stampa, Il Sole 24 Ore e sul piano internazionale Science, Nature, the British Medical Journal, The Lancet, EMBO Reports, Research Europe, The Scientist e Forskning och Framsteg.
Amo fare interviste, che mi permettono di catturare il lato umano che sta dietro le provette, i macchinari e le idee.
Ho alle spalle un Ph.D. in Neuroscienze che mi ha offerto l’opportunità di intraprendere la mia carriera scientifica al Medical Research Council a Cambridge, U.K., proseguendo poi alla Rockefeller University a New York. Ho un master in Comunicazione della Scienza, conseguito alla SISSA di Trieste. Sono Armenise-Harvard science-writer fellow (Harvard School of Medicine, Boston 2000) e Ocean Science Journalism Fellow (Woods Hole Oceanographic Institution a Cape Cod, 2006). Sono stata finalista per la Svezia per il EU Health Prize for Journalists – European Commission nel 2014.
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