La mirabolante avventura dell’anatomia umana, di Edoardo Rosati
Dai sorprendenti successi della chirurgia contemporanea alle sofisticate indagini genetiche, ogni progresso medico deve la sua esistenza a un atto rivoluzionario avvenuto nell’antichità: l’osare oltre la superficie del corpo, esplorandone le profondità attraverso la dissezione scientifica. Questo atto di audacia, che ha segnato l’avvio degli studi anatomici e influenzato la storia intera della conoscenza umana, è il cuore pulsante di un nuovo e avvincente libro, firmato da Edoardo Rosati, giornalista medico-scientifico e collaboratore del Corriere della Sera, e Gian Battista Ricci, psicologo-psicoanalista nonché raffinato disegnatore anatomico.
La mirabolante avventura dell’anatomia umana (Edizioni Dedalo), il 7 marzo in tutte le librerie, è un’opera che si legge come un romanzo, costruito sulle tappe cruciali della storia anatomica e sul coraggio di uomini straordinari – da Mondino de’ Liuzzi a Leonardo da Vinci, da Andrea Vesalio ad Antonio Scarpa –, personaggi che sfidarono dogmi e proibizioni per svelare i segreti del corpo umano.
L’anatomia ha sempre esercitato un’attrazione potente, a metà tra il rigore scientifico e il perturbante fascino del macabro. Questo libro esplora anche le suggestioni che la dissezione ha ispirato nell’arte, nella letteratura e nella cultura popolare: dalla Lezione di anatomia del dottor Tulp di Rembrandt alla celebre mostra Body Worlds, fino alle perizie forensi dei telefilm di CSI e alle inquietanti visioni cinematografiche di David Cronenberg. Un’indagine appassionante che fonde scienza, storia e cultura, svelando il ruolo cruciale dell’anatomia nella comprensione di noi stessi e nel progresso della medicina.
Scritto con stile giornalistico e arricchito da aneddoti curiosi, il libro si rivolge a tutti: al grande pubblico, agli studenti, agli appassionati di divulgazione medico-scientifica.
A impreziosire il volume, le interviste esclusive ad anatomisti e anatomo-patologi, che raccontano in prima persona le moderne tecniche di studio del corpo umano. Ulteriore valore aggiunto: le illustrazioni anatomiche realizzate dallo stesso Gian Battista Ricci, esposte in passato nella prestigiosa mostra Appunti per un viaggio nella bellezza del corpo umano presso il Museo per la Storia dell’Università di Pavia,
accanto ai disegni di Antonio Scarpa e Camillo Golgi.
INTRODUZIONE
Ci sono argomenti e ambiti su cui si crede di aver già scritto tutto quello che c’era da dire, di aver esaurito ogni possibile approfondimento, come se fossero stati “strizzati” al punto da non poter più offrire nulla di nuovo. Per esempio l’anatomia umana, ovvero la disciplina che scandaglia la struttura del nostro corpo. Viene spesso considerata un campo del sapere consolidato, “chiuso”. Fossilizzato, quasi.
Un terreno mappato a piene mani e incapace ormai di offrire originali paradigmi. Ma questa percezione non potrebbe essere più lontana dalla realtà. L’anatomia continua a essere un tema di straordinaria attualità e rilevanza, che permea diversi aspetti della modernità. E che stimola inedite riflessioni. L’impatto sulla cultura pop è innegabile. Una longeva serie Tv come CSI – Scena del
crimine ha traghettato la medicina forense e l’anatomia nelle case di milioni di spettatori, rendendo le autopsie un elemento primario di intriganti trame che mescolano scienza e suspense. L’anatomia, da sempre confinata nelle aule di medicina, è diventata così un palcoscenico televisivo dove i misteri della morte vengono decifrati per dipanare le scomode verità dei vivi, catturando così l’immaginazione del pubblico planetario.
Allo stesso modo, la potente filmografia del cineasta canadese David Cronenberg ci spinge a confrontarci, proprio attraverso l’utilizzo magistrale del body horror e delle metamorfosi organiche, con le ansie più profonde della società contemporanea e le
paure legate alla perdita dell’identità personale.
E che dire dell’acume visionario di Leonardo da Vinci nell’osservare e rappresentare il corpo umano? Tuttora ispira gli studiosi, dimostrando che l’analisi dell’anatomia, lungi dall’essere statica, ha il potere di trascendere il tempo e di legare passato e
presente in un continuo dialogo di scoperta e comprensione di noi stessi.
La recente normativa italiana sulla donazione dei corpi per finalità didattiche (la legge n. 10 del 10 febbraio 2020) è l’ulteriore prova della centralità odierna dell’anatomia nella formazione medica. E gli esempi di tale perenne interesse non si
fermano qui. Si pensi alla portata delle nuove tecnologie: la realtà virtuale e aumentata hanno rivoluzionato l’apprendimento, consentendo agli studenti di visionare le architettute corporee in modi prima inimmaginabili.
Nel campo dell’arte, poi, figure ─ per citare due esempi ─ come Patricia Piccinini, con le sue ibride creature iperrealiste, o il pittore Piero Leddi, stregato dalla sistematica e approfondita raffigurazione del corpo, sono testimonianze della persistente
fascinazione che l’anatomia esercita sulla creatività individuale.No: la branca della biologia che studia la costituzione dell’uomo non è affatto un libro chiuso, bell’e finito. Rimane invece un territorio fertile di scoperta, dibattito e innovazione, che attraversa discipline disparate ─ dalla medicina all’arte, dalla
tecnologia alla filosofia ─ e dimostra che la “scienza del corpo umano” è più viva e attuale che mai.
Desideriamo allora invitarvi a intraprendere con noi un mirabolante viaggio storico alla scoperta delle meraviglie del nostro organismo e dei personaggi che hanno osato varcare il confine della pelle, per addentrarsi nelle misteriose profondità corporee. All’insegna di una verità pura e semplice: l’anatomia è la chiave per capire chi siamo.
Ad arricchire il racconto provvederà un repertorio di illustrazioni originali, scaturite dalla mano esperta di uno degli autori, Gian Battista Ricci, rinomato disegnatore anatomico. Traducono in segni e forme l’incessante corrispondenza tra scienza e bellezza, tra osservazione e rappresentazione. Una testimonianza visiva di come l’anatomia, nel semplice atto di essere studiata, possa trasformarsi in pura esperienza artistica.
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