«I media e i comunicatori professionisti hanno un ruolo importante non solo come partner in tema di sicurezza, ma anche nel valutare con attenzione il funzionamento dei sistemi di vigilanza» si legge nella “Dichiarazione di Erice” pubblicata nel 2010 da un gruppo multidisciplinare riunito alla Scuola Internazionale di Farmacologia della Fondazione Ettore Majorana, appunto nella cittadina siciliana di Erice. «Occorre esplorare nuovi modi per cooperare con i media come professionisti alla pari (“professional equals”) per collaborare alla diffusione regolare al pubblico di informazioni sulla sicurezza dei farmaci che siano equilibrate, comprensibili, affidabili e interessanti, a prescindere da specifici annunci o segnalazioni di problemi o di crisi».
Perché non c’è momento peggiore di una crisi in cui sono in ballo grandi interessi economici e potenzialmente molte vite umane per dover decidere se fidarsi di più di chi lancia l’allarme o di chi cerca di rassicurare.
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