“Cecità clandestina” ovvero, perché un giornalista scientifico decide di raccontare la propria storia?
Di Paola Emilia Cicerone In realtà le prime pagine di questo libro sono nate in tempo reale. Mentre imparavo a fare i conti con il blefarospasmo, il disturbo neurologico che mi ha fatto vivere da “quasi cieca” per sei mesi, mi sono trovata più volte a comporre nella mia mente le frasi con cui poi avrei descritto quanto stava succedendo. Una bella storia è una bella storia, anche se la protagonista sei tu. E nonostante la paura e le difficoltà mi sono trovata a pensare che quegli occhi che si aprivano o chiudevano senza senso apparente, [... segue]